Teatro a Verona

Michele Marziani ci racconta il suo laboratorio di scrittura narrativa

Michele Marziani, scrittore, narratore, uomo di libri è a modus Verona con il suo laboratorio di scrittura narrativa ‘Officina Marziani’. Lo abbiamo intervistato per saperne di più su questo progetto (a modus dal 18 novembre).

Si tratta di scovare il come e il dove, ripulire la stanza, dare aria alla vita. Togliere, sottrarre, narrare senza ritegno.

Michele Marziani

1) Michele, che cosa farai a modus?

Cercherò di costruire una comunità temporanea di scrittori, aspiranti scrittori e appassionati alla parola scritta e al racconto.

Lo farò per un percorso lungo: 6 giornate intere di lezione e confronto, una al mese, più sostegno e lettura a distanza dei testi degli iscritti per sei mesi.

Un tempo nel quale è possibile immaginare anche la stesura di un romanzo o la realizzazione di uno sceneggiato televisivo o l’ordinamento e la scrittura di un libro di viaggio o delle proprie memorie.

Farò in modo di rompere il classico schema tra l’insegnante e i partecipanti, cercando di non insegnare qualcosa, ma di socializzare dubbi, percorsi, strade, trucchi, segreti che hanno guidato la mia scrittura in modo che possano aiutare qualsiasi partecipante a trovare una propria strada e una propria voce.

Non solo, farò in modo di sfatare il mito che scrivere sia un affare solitario, in gruppo si impara a leggersi, a correggersi, a trovare forme nuove per sviluppare il proprio talento.

2) Perché partecipare a ‘Officina Marziani’ a modus?

Perché ti piace scrivere, vorresti farlo meglio, vorresti capire come lo fanno gli altri, vorresti comprendere se magari ci si può anche campare.

Se vuoi superare la sindrome del foglio bianco, la paura di uno scritto lungo che non duri il tempo di un racconto breve; se sei troppo critico verso te stesso o hai paura di valutarti, se vuoi espandere le tue idee creative.

Perché vuoi crescere attraverso le parole.
E diventare consapevole di come funziona la narrazione e come quello che si racconta si possa rapportare o meno col mondo dell’editoria.

3) Quindi, a chi è rivolto ‘Officina Marziani’?

A chi scrive o vuole farlo ma anche a chi semplicemente è affascinato dal potere della scrittura, dal mistero della narrazione.

A chi non cerca la lezione mordi e fuggi, il corso breve da fine settimana (magari utile, ma non capace di condurti per mano, di aiutarti ad attraversare la strada), ma ha voglia di impegnarsi in un percorso lungo capace sicuramente di farti arrivare un po’ più lontano. Credo sia un investimento nello scrittore che uno sente di avere dentro.

4) Michele, perché hai scelto proprio modus?

Il progetto modus è una realtà giovane, nata da poco e ricca di creatività.

E soprattutto perché modus è una creatura di Andrea Castelletti che da un mio romanzo (Umberto Dei. Biografia non autorizzata di una bicicletta) ha tratto lo spettacolo teatrale Il ragazzino e la bicicletta.

Durante la lavorazione di quello spettacolo è nato un rapporto di stima e amicizia con Castelletti che mi ha condotto a proporre questo workshop a Verona, a modus.

5) Quali sono le tue aspettative?

Mi aspetto che nasca un bel gruppo dove lo scambio di idee, opinioni, consigli, porti prima di tutto a far crescere individualmente ognuno dei partecipanti e poi a creare rapporti duraturi perché la scrittura è un’attività individuale che però è impossibile senza una rete di relazioni sempre più ampia e ricca.

Soprattutto, mi aspetto che nascano buone scritture e buone storie da raccontare.

Michele Marziani: a modus Verona dal 18 novembre

Qui maggiori informazioni.
Il sito di Michele Marziani.


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