Teatro

Gherardo Coltri

Memorie di un attore Beckettiano

scritto, diretto e interpretato da Gherardo Coltri
effetti sonori di Nicola Martinelli
Teatro Verona
Un incredibile viaggio nel Teatro dell’Assurdo attraverso i cavalli di battaglia di un vecchio attore, con la complicità di inquietanti pupazzi e di un vetusto registratore il quale srotola remote bobine che fanno venire alla luce ricordi di vita legati a monologhi che di questa vecchia esistenza ne sono le radici .

“Quando si diventa vecchi si vuole rallentare il tempo, ma il tempo non si ferma. E allora ti tieni stretti i ricordi e le cose. Se loro ci sono anche tu ci sei. Non vuoi vedere la vita sgocciolare”.

Il teatro è piacere della parola lo dimostra nella sua scrittura Beckett, con quei suoi sorprendenti giochi di immagini che sa fare scaturire anche con poco. Non per nulla questo vecchio attore, sedotto dalle sue bobine, dai suoi ricordi e dai monologhi beckettiani recitati negli anni sulle scene, ritrova briciole della sua vita, riscoprendole talvolta felici ma il più delle volte inconcludenti, tanto da farlo portare a dire in una battuta “Bobinaaaaaa! ultimo momento felice dell’ultimo mezzo milione”.
Con questo monologo il pubblico ha la possibilità di sentirsi seduto a fianco di Beckett mentre sta dando vita con la sua penna ai suoi fantasmi, fluttuanti fra valzer e tanghi pieni di amori e sogni vanamente rincorsi.

Un viaggio nel Teatro dell’Assurdo, accompagnati da un vecchio attore, dei pupazzi ed un registrazione a bobine


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repliche compiute

  • gio 15 ott 2020
  • ven 16 ott 2020