Teatro a Verona

Commedia filosofica a modus: gli uomini di ‘Bon Mariage’

Commedia filosofica in scena a modus! Bon Mariage è lo spettacolo di Teatro Impiria dedicato all’eterno dialogo tra i sessi e all’alchimia difficile del matrimonio.

In questo post ci raccontano la loro esperienza di Bon Mariage Michele Vigilante e Walter Peraro, gli uomini in scena.

Grazie Walter, grazie Michele: ecco il vostro Bon Mariage!

  • Racconta Bon Mariage come lo racconteresti a un amico

Michele:
Batteaux, filosofo donnaiolo, è ospite in una villa di campagna. Il tema dello spettacolo è “la morale”. Batteaux vuole amoreggiare con la pittrice. Anche sua moglie Heliette lo cerca, sicura che sia con una donna, e ormai stanca dei suoi nemmeno più nascosti tradimenti. Ulteriore disturbo lo recano anche sua figlia Anne Jolie e l’amica Genevieve.
Walter:
l’azione si svolge nella Francia del fine settecento, in una tenuta di campagna fuori Parigi. Siamo alle porte della Rivoluzione Francese. Tutta la vicenda ruoterà intorno alla diatriba tra la morale e lo spirito libertino di Batteaux, grande filosofo dell’epoca, sul tema del matrimonio, con situazioni talvolta comiche che metteranno in discussione le sue certezze.

  • Perché venire a vedere Bon Mariage

Michele:
perché lo spettacolo, oltre a essere stato molto curato sotto il profilo dell’allestimento registico e scenografico e dei costumi, sicuramente lascerà delle tracce nello spettatore, cioè: al di là del divertimento di alcune scene comiche, lo spettatore riuscirà anche a riflettere su tematiche ancora oggi attuali, e non risolte.
Walter:
se sei sicuro di sapere tutto sul matrimonio, vieni a vedere questa commedia e scoprirai quello che mai avresti pensato su questo argomento… forse.

  • Quali sono le tue aspettative, portando in scena Bon Mariage?

Michele:
le mie aspettative sono enormi, poiché sento personalmente la responsabilità e l’importanza di questo lavoro, che arriva dopo un lungo periodo di non attività con Impiria. Aggiungo il mio personale ringraziamento ad Andrea e Laura, per aver pensato a me per l’interpretazione del protagonista: significa aver avuto fiducia in me, non solo come attore, ma anche dal punto di vista umano e affettivo. Quindi io non posso fare altro che dire che il mio impegno è e sarà totale, affinché si possa raggiungere l’obiettivo finale al meglio! Mi faccio un grande “In bocca al lupo”, perché ne ho proprio bisogno!!!
Walter:
Un grande successo!

  • Parlaci del tuo personaggio in Bon Mariage, commedia filosofica sul matrimonio

Michele:
Batteaux, uno dei massimi esponenti del pensiero illuminista, grande pensatore e filosofo, ma anche noto libertino. La caratteristica di questo personaggio è il cercare continuamente di riuscire a conciliare le sue teorie illuministe sulle libertà e la morale, che si scontrano con quella che è la natura umana.
Una battuta dello spettacolo, che a mio parere può mettere a fuoco il mio personaggio, in continua lotta con se stesso e con il suo enorme IO, è questa sua riflessione sulla morale: “CHE SARANNO DIECI MINUTI PER CHIUDERE UN PROBLEMA CHE NESSUNO IN MILLE ANNI È RIUSCITO A RISOLVERE!?”
Walter:
il mio personaggio si chiama Parraunet ,è un filosofo francese della seconda metà del Settecento. Scapolo ma non gay, fa parte della redazione di una rivista scientifica a carattere filosofico. Deve sostituire un autore che avrebbe dovuto scrivere un articolo sulla morale, ma all’ultimo minuto si è ritirato. Manca soltanto quell’articolo ed il tempo ormai stringe. Unica soluzione possibile è farlo scrivere al collega Batteaux che si trova in vacanza, in campagna. Lo raggiunge per chiedergli di scrivere l’articolo ma l’amico sta pensando a sedurre una donna, come al solito…

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