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Laura Facci e Mauro Dal Fior

Deperofonìe

PAROLE IN LIBERTA' A DUE PER FORTUNATO DEPERO

NEL GIORNO DELLA SUA NASCITA (30 MARZO 1892) QUALE MIGLIOR CONTRIBUTO ALLA MEMORIA DI QUESTO STRAORDINARIO ARTISTA, RAPPRESENTANTE DEL SECONDO FUTURISMO.

FORTUNATO DEPERO da “Chiarezza di stile”

Nel 1916 inventai una parola curiosa :ONOMALINGUA. ho voluto con questa parola definire il mio tipo di esercizi e di espressioni rudimentali poetiche che scrivevo  a quell’epoca. Sono espressioni derivate dall’onomatopea, dal rumorismo imitativo delle “parole in libertà” dei poeti futuristi. Ho voluto precisamente interpretare il linguaggio astratto delle forze naturali, ad esempio quelle del vento, della pioggia, del mare, del fiume, del fuoco, di tutte le emozioni e sensazioni intime. Volli esprimere con forma linguistica la parola astratta degli uccelli, dei fiori, degli animali, delle piante e della materia; nonché quella delle biciclette, dei tram, dei treni, delle automobili e di tutte le macchine in genere. E’ un linguaggio emotivo e sensitivo la cui radice si potrebbe confrontare con quella dei bambini, dei selvaggi, con le espressioni parodistiche e le esagerazioni verbali dei comici di varietà e in genere con le improvvise e trascendenti espressioni suggerite fulmineamente da imprevisti ed eccezionali stati d’animo. Sono le parole delle fronde mosse dal vento; è il discorso del torrente che scorre, scivola e saltella di sasso in sasso, di cascatella in cascatella. Sono licenze e verbalizzazioni estratte che, secondo me, arricchiscono la poesia, l’efficacia ritmica fonetica ed espressiva del poeta.